Si, credo ci sarebbe da rinominare uno degli eventi fotografici più importanti dell’anno in:
Monthly Archives: maggio 2013
Can I tell you a picture?
Can I tell a picture?
Storie di Aquiloni
Leggerezza è una parola bellissima, ma così effimera che non sempre sembra sopravvivere al quotidiano, per questo, bisogna escogitare modi per non dimenticarla.
*Quando i pensieri sembrano zavorre, ripetila per almeno un centinaio di volte con gli occhi
socchiusi.
*Se hai ansia del presente e sei preoccupato per il futuro, chiedi aiuto ad un aquilone.
è un gesto romantico che richiama un bisogno antico come il mondo: la voglia di staccarsi da terra
*Fingi di essere un bambino, quando meno te ne accorgerai, ricomincerai ad esserlo
Grazie a De Gregori, ad Italo Calvino ed a Kundera, sempre.
L’aperitivo del Venerdì di G. e L. con il Signor Jeff [di realtà e altra finzione]
E’ l’alba, siamo frastornati da una notte insonne, passata tra concerti rock, locali notturni, fumo e alcool, ma Jeff ci aspetta e ci fa entrare in silenzio, a Barcellona, nel padiglione di Mies Van der Rohe.
G pensa: “ecco, ci sono, dopo averne studiato i dettagli per anni durante i miei studi di architettura, finalmente son qui dentro e mi sembra di non averlo mai visto questo padiglione. Sarà che è così presto, sarà che tranne me, L. e Jeff, l’unico presente è un uomo delle pulizie che lava i vetri”
L. “Beh, ci racconti signor Jeff, lei non nasce come fotografo, ma come storico dell’arte. E’ forse questo il motivo per cui le sue immagini, più che al mondo della fotografia, appartengono a quello dell’arte contemporanea?”
Jeff: “Si, credo che sia colpa anche dei miei studi in Storia dell’Arte se alcune mie foto possono ricordare quadri di Delacroix e Manet”
G: “Fotografia come pittura… qui mi nasce spontanea una domanda signor Jeff, che cos’è per lei Arte?”
Signor Jeff: “Un grande scrittore ha detto che l’arte è ‘una promessa di felicità’. Una promessa forse che non deve essere mai mantenuta, ma che deve essere fatta in ogni caso con sincerità. Una promessa che può essere fatta e rifatta anche dopo che non è stata mantenuta. Una promessa che ogni volta deve essere accettata, nonostante le delusioni del passato”
L: “Una promessa di felicità, una promessa eterna, eterna come l’arte antica. Quindi è questo uno dei suoi obiettivi? portare la stoicità dell’arte antica nella “Actuality” moderna?”
Signor Jeff: “Forse, più che riportarla, svelarla. Anzi, creare legami! Svelare che dietro ad un attuale ragazzo bagnato sotto la pioggia si nasconde un antico kuros
L: “Tutti questi riferimenti, pittorici e letterari, fanno di Jeff Wall un artista, un fotografo, o che altro?”
Signor Jeff: “Io ritengo che comunque il mio lavoro rimanga sempre chiaramente inscrivibile all’interno dei confini della fotografia, la quale non appare mai come una mera combinazione di altre arti, sebbene includa la pittura, il collage e via discorrendo. Io definisco quel che faccio “cinematografia”. Per me questo termine significa che, per quanto riguarda l’immagine in sé, si è imparato molto dal cinema e che non c’è mai un singolo, unico, valido modo di praticare la fotografia. Si può lavorare secondo metodologie strettamente documentariali, oppure si possono adottare diversi tipi di artifici, riproducendo entrambi gli approcci nella stessa foto. Tutto questo può rappresentare un uso legittimo della fotografia nel comporre un’opera d’arte”
L: “Quindi quanto pesano le sue fotografie, Jeff?”
Signor Jeff: “Quanto una scena vera attuale, con un “prima” e “un dopo” realmente immaginabili”
G: “E… qual è il colore predominante delle sue fotografie?”
Signor Jeff:“la luce, sicuramente la luce”
[A]rising | Yoko Ono chiama!
YOU ARE INVITED TO SEND A TESTAMENT OF HARM DONE
TO YOU BY MEN, FOR BEING A WOMAN.
WRITE YOUR TESTAMENT IN YOUR OWN LANGUAGE,
IN YOUR OWN WORDS, AND WRITE HOWEVER OPENLY YOU WISH.
YOU MAY SIGN YOUR FIRST NAME IF YOU WISH,
BUT DO NOT GIVE YOUR FULL NAME.
WILL BE EXHIBITED IN MY INSTALLATION ARISING,
JUNE 1 – NOVEMBER 24, 2013, IN THE EXHIBITION,
PERSONAL STRUCTURES, AT PALAZZO BEMBO IN VENICE,
AS PART OF THE 55TH VENICE BIENNALE.
AND A SELECTION OF YOUR TESTAMENTS AND PHOTOGRAPHS
WILL BE PUBLISHED IN THIS BOOK.
AND WILL BE EXHIBITED IN MANY COUNTRIES.
April 29, 2013
Respect your intuition.
Make your manifestation,
Theres no limitation.
Have courage,
Have rage, were all together.
Use your intuition.
Make your manifestation,
Theres no confusion.
Have courage,
Have rage, were rising.
Stupefarsi #parliamodiparole
No, non mi sono dimenticata di #parliamodiparole
Si, sto procedendo lenta ed inesorabile con il mio ago e fili dai mille colori alla compilazione di questa nuova collettiva antilingua!
Questa volta prende la parola Chiara, una allegrissima ragazza dai capelli ricci, che non poteva non presentare una parola che sprizza di energia:
stupefarsi= farsi di stupendo, riuscire a stupirsi e non riuscire più a farne a meno.
E’ una combinazione che a me piace molto, perché ci ricorda l’atteggiamento che dovremmo avere un po’ più spesso nei confronti del mondo.
Quello dei bambini, dei loro “wow” e “perché” ripetuti incessantemente: Il loro entusiasmo nello scoprire cose nuove. La cuiositas come droga di vita.
festeggiamo questa parola con addirittura un logo, che dopo vari tentativi sono riuscita a mettere giù per questo progetto.
Fare i loghi mi piace tantissimo, quasi mai i risultati sono all’altezza delle mie aspettative.
Graficamente parlando, ultimamente sono fissata su il cerchio e lo stile “vintage macchina da scrivere” [si era notato?]
beh, detto ciò: Vi auguro di Stupefarvi tanto, oggi, domani, sempre.
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