L’ennesimo amico è partito per Londra.
Le ex compagne di liceo da un anno sono in Cina, partite appena dopo la tua amica che se ne è andata a Copenaghen e che tra un po’ riparte per Londra, ma partite appena prima del tuo vicino di casa che se ne è andato a New York, quello amico di tua cugina che ha cinque anni in meno di te e da un anno abita in Germania. Ah aspetta, ti sei dimenticata della tua amica trasferitasi a Sidney due tre anni fa. E della compagna da asilo fidanzata con un tedesco che ora vive lì.
E tu G?
Tu bazzichi ancora tra Suzzano, Val trebbia e Val Tidone, eviti il più possibile Milano ma anche solo Piacenza.
Anacronista? Bambocciona? Fifona?
Quand’è successo? Proprio tu che hai così stima del tuo cervello, perché non lo fai scappare all’estero? Proprio tu che sei stata la prima a lanciarti nell’erasmus, che fai ora?
No è che sai stavo pensando…io qui non ci sto mica poi così male, sai?
Persa nella mia precarietà ma sapere che mi basta poco per arrivare in collina.
Scusa se te lo dico, perché c’è da scusarsi per una cosa così, a me casa mia manca un po’ quando me ne vado. Non che io non abbia voglia di viaggiare…anzi…vorrei visitare il mondo, conoscere e vedere tutto, costruire le mie radici in ogni luogo. Se potessi abiterei in cinque città contemporaneamente…ma non si può.
Quindi forse non ha senso che restò qui, qui che ci sono nata?
Scusate se lo dico, scusate, ma io ogni tanto penso che sarebbe bello andare a vivere insieme alla persona che amo, mi piace pensare che sarà per sempre, un po’ come nei film in bianco e nero dove mentre ancora si baciano esce la scritta the end.
Se poi così non sarà eh va beh, ma ora proprio non riesco a immaginare il contrario.
Mi piace pensare di avere piccole abitudini da condividere con le mie amiche, di dire che odio questa nebbia ogni mattino che mi alzo e non vedo ad un palmo dal naso, ma di meravigliarmi meravigliosamente per una giornata col sole in autunno.
E’ venerdì ed invece che uscire me ne starei in casa a guardare vecchie foto. Una delle mie preferite, abbracciata a mio fratello, quando non eravamo lontani anche se vicini.
Forse mi scenderebbe una lacrima, ma non ho la febbre, ho controllato.
Proprio tu? Che fine ha fatto la futura donna 2.0 che da anni ti stai impegnando ad essere?
Il futuro grande architetto che hai sempre detto saresti voluto diventare?
E la tua arte? Come fai a dar spazio alla tua arte se te ne rimani qui?
No beh pensavo…e mi scuso per pensare una cosa così…ma un grande architetto, un grande artista…ce l’ha il tempo di fare i biscotti?
Poi così per caso pensavo eh….ma a me cosa me ne frega di diventare un grande “qualsiasicosa” se poi non ho il tempo di star con le persone a cui voglio bene?
Cioè, che senso ha esser stimati da mille persone che non si sa neanche chi sono? Forse mi soddisfa di più essere stimata da solo 10 persone ma che ritengo importanti per me, no?
No?
Monthly Archives: novembre 2012
Da G a G. [Dialogando su Poiesis]
Casa è un concetto, o meglio, una sensazione.
Colloquio: [serissime ed utilissime] Istruzioni per l’uso
Che posizione le piacerebbe raggiungere nella sua vita?
A quale profilo lavorativo si sente di appartenere principalmente?
Che prospettive ha per il futuro?
La Zia Epi + Denise
Quando si hanno tante cose da dire da dove si comincia?
Lasciamo perdere il c’era una volta o più che cominciare il problema sarà finire.
Forse l’unica soluzione è tralasciare le parole e affidarsi alle immagini, così come si susseguono nella mente.
Prendi una bimba un po’ cresciuta con una voce che proviene da un mondo surreale.
Falla incontrare con una stilista particolare che sa creare un mondo poetico e trascendente.
Il risultato è Giui che si ritrova a fare qualche scatto al Biko per la presentazione del disco ‘Universe’ di Denise che era vestita di tuttopunto ‘Zia Epi’, dallo splendido abito al dolcissimo anello [che ha una lunga storia da raccontare 😉 ]
Non è un caso che per questo foto abbia scelto un postprocessing dal timbro un po’ vintage e surreale.
Mi sembrava il modo migliore per comunicare questo connubbio perfetto di due mondi magici che si incontrano, intersecandosi e dando vita a nuove strade.
Vita, insomma.
HABEMUS SITO! = DOMANI NEVICHERA’ BLU!
Novità che scalpitano,
emozioni che impazzano,
teste che scoppiano!
Udite, Udite sognatori incalliti, anime poetiche e geni incompresi!
Ci sarebbero tante di quelle novità da dire!
Un momento G. ferma il flusso di pensieri! Prendi fiato e sfrutta il motto.
Respira
Espira
I[n]spira[ti]
Woah.Calma.1,2,3…
H A B E M U S S I T O!
Forse c’è ancora qualcosina da sistemare….ma secondo me è bellissimo.
Scatolette del BuonUmore
Si avvicina il Natale.
Quale periodo migliore per rispolverare una delle ‘Invenzioni Gentili e Assolutamente Inutili di Giui’?
Quella di cui parlo oggi è la Scatoletta del BuonUmore.
Inventata l’anno scorso verso Settembre 2012, quando il Buonumore non sempre era di casa.
Ecco come funziona [anche se tutti gli amici e parenti a cui l’ho donata già lo sanno]
Se ti svegli e sei di cattivo umore:
1_Apri la scatoletta
2_Prendi un sorriso
3_Mettitelo in tasca
4_Quando avrà fatto effetto donalo a qualcuno con il broncio
Se ti svegli e sei di buonumore:
1_Disegna un bello ‘smile’ sentito
2_Mettilo nella scatoletta
L’obiettivo è una diffusione senza controllo di sorrisi.
Enjoy it!